Ecco le fotografie di un piccolo di tortora ospite di una pianta di olmo nel mio giardino.In realtà i piccoli erano due, ma nell'avvicinarsi con la macchina fotografica, uno a preso il volo, e l'altro l'ha preso poco dopo. Congratulazioni a mamma e papà, con la speranza di averli ospiti anche l'anno prossimo.
lunedì 22 luglio 2013
mercoledì 17 luglio 2013
martedì 16 luglio 2013
sabato 6 luglio 2013
Giochiamo al lotto (con moderazione).
Alveare: abbondanza, guadagno: 33
- con api: per i contadini: guadagno e profitto: 44
- per i ricchi: turbamenti e inquietudini: 34 , 86
- rovesciato: benessere: 54 , 37
- vuoto: povertà: 1 , 15 , 69
- senza api: novità a lunga scadenza: 62Ape: ricchezza: 66Api: molte api che entrano in casa: danno dei nemici: 3
- che fanno il miele: successo pei lavoranti: 77
- che stanno nell'alveare: abbondanza e prossimi guadagni ingenti: 33
- vedere far miele su una tua proprietà: spirito di considerazione , eloquenza e riuscita totale dei tuoi affari e dei tuoi progetti: 8 , 88
- per i contadini: guadagno e profitto: 88
- per i ricchi: turbamenti ed inquietudine: 23 , 28
- pigliarne: riuscita: 7
- rincorrerne: profitto di denaro: 15 , 36
- vedere uno sciame di api: fuoco: 63
- se sarai punto dalle api: guardati dai tuoi nemici: 17 , 43
- vederle deporre il miele in qualche luogo o angolo della vostra casa: eloquenza, dignità, riuscita: 3 , 80
- che volteggiano attorno all'alveare: lavoro produttivo: 70 , 85Ape: vedere un' ape che volteggia attorno a voi: tormento: 80
- ucciderne: perdita e rovina: 5 , 32
- venirne punzecchiato senza provarne dolore: notevoli perdite, contrarietà di rilievo in particolare suscitate da nemici e da invidiosi: 40 , 52Sciame: d' api: fuoco: 17 , 43
- se ne sei punto: guardati dai tuoi nemici: 6
- di vespe: nemici congiurano ai tuoi danni: 53
Miele: successo negli affari: 22 , 26
- mangiarne: successo in affari, sicurezza in viaggio: 9
Cera: vederne: stato malaticcio: 38 , 54
- candela di cera: vedovanza: 85
- figure di cera: bancarotta: 81
- con api: per i contadini: guadagno e profitto: 44
- per i ricchi: turbamenti e inquietudini: 34 , 86
- rovesciato: benessere: 54 , 37
- vuoto: povertà: 1 , 15 , 69
- senza api: novità a lunga scadenza: 62Ape: ricchezza: 66Api: molte api che entrano in casa: danno dei nemici: 3
- che fanno il miele: successo pei lavoranti: 77
- che stanno nell'alveare: abbondanza e prossimi guadagni ingenti: 33
- vedere far miele su una tua proprietà: spirito di considerazione , eloquenza e riuscita totale dei tuoi affari e dei tuoi progetti: 8 , 88
- per i contadini: guadagno e profitto: 88
- per i ricchi: turbamenti ed inquietudine: 23 , 28
- pigliarne: riuscita: 7
- rincorrerne: profitto di denaro: 15 , 36
- vedere uno sciame di api: fuoco: 63
- se sarai punto dalle api: guardati dai tuoi nemici: 17 , 43
- vederle deporre il miele in qualche luogo o angolo della vostra casa: eloquenza, dignità, riuscita: 3 , 80
- che volteggiano attorno all'alveare: lavoro produttivo: 70 , 85Ape: vedere un' ape che volteggia attorno a voi: tormento: 80
- ucciderne: perdita e rovina: 5 , 32
- venirne punzecchiato senza provarne dolore: notevoli perdite, contrarietà di rilievo in particolare suscitate da nemici e da invidiosi: 40 , 52Sciame: d' api: fuoco: 17 , 43
- se ne sei punto: guardati dai tuoi nemici: 6
- di vespe: nemici congiurano ai tuoi danni: 53
Miele: successo negli affari: 22 , 26
- mangiarne: successo in affari, sicurezza in viaggio: 9
Cera: vederne: stato malaticcio: 38 , 54
- candela di cera: vedovanza: 85
- figure di cera: bancarotta: 81
Luna di miele.
Questa espressione ha origini antiche e sono rintracciabili più versioni che ne spiegano il significato. Gli sposini dell'antica Roma erano soliti mangiare del miele per tutta la durata di “una luna” dopo il matrimonio (forse per riprendere le forze dopo un’intensa giornata d’amore).
Da qui l'origine del detto “luna di miele”, per indicare i primi, dolci e irripetibili momenti della vita di coppia. Un’altra tesi, addirittura, fa risalire l’espressione ai tempi di Babilonia poiché in tale periodo sembra che fosse solito regalare alle coppie di sposi una certa quantità di idromele (liquore al miele) sufficiente per un mese. Allora si pensava che tale bevanda garantisse la fertilità.
Roma e Babilonia
Nonostante l’origine babilonese non sia certa, l’abitudine di regalare agli sposi idromele, o bevande simili, era comunque in uso nell’antica Roma e nei secoli successivi fino al Medioevo.
Nel Medioevo, quando una famiglia cedeva in matrimonio una donna all’uomo, la sposa portava con sé il miele, considerato costoso e simbolo di ricchezza.
La prima sera che i due passavano insieme, veniva chiamata “luna di miele” proprio in riferimento al miele e al fatto che la donna fosse considerata lunare, perché la durata del ciclo femminile è come quella delle fasi lunari.
Anche l'usanza del nord Europa di bere vino misto a miele durante il primo mese di nozze fa parte della rosa delle versioni più accreditate.
L'origine antica dell'espressione “luna di miele” è comprovata dalla sua presenza in molte altre lingue, come il francese (Lune de miel), lo spagnolo (Luna de miel) e l'inglese (honey moon).
In gallese (mis mêl) e in arabo (shahr el ‘assal) si usano espressioni che tradotte letteralmente significano “mese di miele”, che ha lo stesso significato poiché con il termine "luna" si fa riferimento al primo mese di matrimonio. Una dote preziosa
Il “miele” in senso lato è collegato alla dolcezza del primo periodo di vita matrimoniale, lasciando intendere che solo la prima “luna” sarà di “miele”, ovvero che la felicità iniziale è comunque destinata a diminuire presto. Proprio per questo motivo sarebbe utile far tesoro il più possibile di quanto accade nelle prime settimane di matrimonio, affinché la luna di miele non resti solo una felice parentesi.
La Repubblica – Supplemento Salute del 16/10/2008 pag.41
Da qui l'origine del detto “luna di miele”, per indicare i primi, dolci e irripetibili momenti della vita di coppia. Un’altra tesi, addirittura, fa risalire l’espressione ai tempi di Babilonia poiché in tale periodo sembra che fosse solito regalare alle coppie di sposi una certa quantità di idromele (liquore al miele) sufficiente per un mese. Allora si pensava che tale bevanda garantisse la fertilità.
Roma e Babilonia
Nonostante l’origine babilonese non sia certa, l’abitudine di regalare agli sposi idromele, o bevande simili, era comunque in uso nell’antica Roma e nei secoli successivi fino al Medioevo.
Nel Medioevo, quando una famiglia cedeva in matrimonio una donna all’uomo, la sposa portava con sé il miele, considerato costoso e simbolo di ricchezza.
La prima sera che i due passavano insieme, veniva chiamata “luna di miele” proprio in riferimento al miele e al fatto che la donna fosse considerata lunare, perché la durata del ciclo femminile è come quella delle fasi lunari.
Anche l'usanza del nord Europa di bere vino misto a miele durante il primo mese di nozze fa parte della rosa delle versioni più accreditate.
L'origine antica dell'espressione “luna di miele” è comprovata dalla sua presenza in molte altre lingue, come il francese (Lune de miel), lo spagnolo (Luna de miel) e l'inglese (honey moon).
In gallese (mis mêl) e in arabo (shahr el ‘assal) si usano espressioni che tradotte letteralmente significano “mese di miele”, che ha lo stesso significato poiché con il termine "luna" si fa riferimento al primo mese di matrimonio. Una dote preziosa
Il “miele” in senso lato è collegato alla dolcezza del primo periodo di vita matrimoniale, lasciando intendere che solo la prima “luna” sarà di “miele”, ovvero che la felicità iniziale è comunque destinata a diminuire presto. Proprio per questo motivo sarebbe utile far tesoro il più possibile di quanto accade nelle prime settimane di matrimonio, affinché la luna di miele non resti solo una felice parentesi.
La Repubblica – Supplemento Salute del 16/10/2008 pag.41
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